sabato 23 maggio 2009

Scuola e popolazione di Bizzarone.

L’anno scolastico 2009/2010 che comincerà il prossimo settembre ha in serbo per Bizzarone una sgradita novità.
La classe prima della scuola primaria (la cara vecchia prima elementare), non sarà ospitata presso l’edificio scolastico del paese bensì verrà conglobata in una sezione della struttura di Uggiate Trevano , questo perché i circa 10 bambini nati nel 2003 non sono numero sufficiente a raggiungere la quota minima che la nuova riforma scolastica richiede, cioè quella di 15 alunni per classe.
Non è necessario dilungarsi sul problema della bassa natalità che colpisce queste latitudini anche perché non si può obbligare le giovani coppie ad essere più prolifiche, qui ed altrove.
L’attuale Amministrazione comunale e chi ne è la naturale continuità cioè la lista “Noi per Bizzarone”, suggerisce di agevolare un sensibile aumento della popolazione rispetto all’attuale, il che corrisponderebbe a molti nuovi individui, che si trasferiscano a Bizzarone, provenendo da fuori.
Bisogna anche dire che facendo riferimento ai dati dei censimenti tra il 1971 ed il 2001, paragonando la nostra comunità con i paesi confinanti e/o a quelli che compongono Terra di Frontiera emerge che in quel lasso Bizzarone è cresciuto in abitanti del 52,7% contro il 29,7% di Uggiate Trevano, il 26,35 di Ronago, il 25,7 di Valmorea, il 25,2 di Faloppio ed infine il 14,6 di Rodero.
Questo dato sorprendente testimonia che il nostro comune è già cresciuto negli ultimi decenni in maniera enorme anche in proporzione del suo territorio.
Ebbene se da una parte questo può farci piacere in quanto vuol dire che esso può essere “appetibile”, magari per le suo zone verdi (siano questi prati o boschi), dall’altra ci può inquietare il fatto che per conseguenza all’eventuale aumento eccessivo di urbanizzazione, può far venir meno il motivo per cui è stato scelto, questo a spese di vecchi e nuovi concittadini.
Inoltre è possibile che i nuovi residenti, usino il paese come dormitorio o nelle ore del tempo libero, mentre continuino a sfruttare il loro luogo di provenienza come maggiore centro di interesse, rappresentato come spesso accade dalla professione che esercitano. Va da se che potrebbero essere obbligati a far frequentare ai figli una scuola vicina al lavoro, contribuendo quindi solo in parte all’aumento di scolari.
Con l’urbanizzazione “Terranuova” già ben avviata si raggiungerebbe fin da subito un incremento di circa 150 persone (suppergiù un 10% in più dell’attuale popolazione) che già non è poco ma con quanto detto sopra questo potrebbe rivelarsi oltre che difficile da gestire ancora decisamente insufficiente.
Quindi il pericolo di ulteriori edificazioni e quindi di un aumento esponenziale di case anche ma certo non solo per soddisfare la semplice necessità di riempire una classe di prima elementare è dietro l’angolo, a scapito del punto di forza di Bizzarone rappresentato dalla sua vivibilità.

Fedora Crespi
Progetto Bizzarone