sabato 13 settembre 2008

Bentornato voto in condotta?

Oh, ...finalmente un minimo di decoro e disciplina anche tra i banchi. Tutti dovranno indossare grembiulini e divise: i ricchi avranno comunque scarpe firmate da centinaia di euro, magari prodotte in Cina da qualche terzista che sfrutta bambini in età scolare e i poveri dovranno pensare a come rimediare i soldi per comprarsi il dignitoso corredo scolastico.
Basta anche con i video sconci su youtube e gli atti di bullismo a scuola. Già me lo vedo il tipico candidato al 5 in condotta che trema di paura mentre i docenti fanno gli scrutigni e che implora clemenza davanti alla "giuria".
...La scuola ha tanti problemi, ma è anche l'ultimo baluardo di difesa contro il totale imbarbarimento della società civile, se pensiamo che tornare al passato sia una soluzione - chissà magari anche un po' di esercito nei corridoi potrebbe aiutare - se davvero crediamo che i monelli scolari siano tutti bambini viziati, da raddrizzare con una bacchetta di legno sulle dita, allora significa che il "salame" ormai cola grasso sulle nostre guance. Poco importa se spulciando le statistiche si scopre che i potenziali clienti della bocciatura per cattiva condotta aumentano percentualmente in modo esponenziale nel passare dai paesi, ai piccoli centri, alle città più grandi fino alle periferie degradate e che lo stesso trend si nota passando dalle scuole del nord a quelle del sud. L'equazione ragazzi problematici = ragazzi senza speranze per il futuro, nemmeno sfiora la mente del Ministro, ma si sa, con una laurea in gurisprudenza, la matematica può diventare un opinione. Anche in ragioneria sembra vi siano delle leggere lacune da colmare. I proclami gettati in pasto nei giorni scorsi alle televisioni e ai giornali, secondo cui il 97% della spesa per la pubblica istruzione servirebbe a pagare gli stipenti degli insegnanti, che hanno fatto gridare allo scandalo convincendo definitivamente tutti della necessità di diminuirne il numero, andrebbero articolati con maggiore precisione: a cosa corrisponde esattamente "l'aggregato di spesa corrente riportato nel bilancio 2008" cui Lei Ministro fa implicitamente riferimento? Sottointende una serie di voci che nulla hanno a che fare con i docenti, incluse le spese per servizi acquistati dall'esterno come le spese di manutenzione degli edifici, le spese per pasti, per servizi sanitari, per il trasporto alle/dalle scuole e le spese per affitto dei locali etc., oppure si riferisce unicamente alle buste paga dei troppi maestri, o invece include tutto? La domanda è lecita se pensiamo che nell'ultimo "Quaderno Bianco della Scuola", pubblicato a settembre del 2007, sta scritto ad esempio che la spesa corrente nel 2003 - scuole pubbliche - è stata del 93,5% rispetto al totale della spesa per l'Istruzione e che di questa percentuale il 14,2% è riferito a spese che non contemplano remurazioni del lavoro dipendente. Anche le precedenti annate dal 2000 e le successive fino al 2006 rivelano la stessa tendenza e questa non si discosta molto dalla media europea, certo ci sono paesi dove il nostro 14,2% si avvicina al 30% ma ve ne sono anche altri al 10%, ... insomma, non siamo mosche bianche.

Allora Ministro, una domanda diretta, ...quanto spendiamo davvero per mantenere il fardello dei nostri "tutori"?
Lei ha affermato senza mezzi termini che gli stipendi dei "demotivati" docenti nostrani sono tra i più bassi in Europa, che gli insegnanti del sud sono peggiori di quelli del nord e che questi motivi concorrono a determinare il pessimo risultato attuale della scuola e del livello di preparazione dei nostri ragazzi, ma si è dimenticata dei dati riportati nel rapporto "Education at a glance 2007" che equiparano gli stipendi dei docenti italiani, normalizzati secondo il PPP (Purchasing Power Parity), a quello degli insegnanti finlandesi, quelli che, a suo dire, prendono più di 42.000 euro all'anno. Noi spariamo cifre come fossimo alla "lotteria della panzana" e loro invece, i finlandesi, si mettono a testa bassa e preparano gli studenti migliori del mondo, almeno secondo quanto è dato sapere dall'indagine O.C.S.E. "P.I.S.A. 2006".
Come è possibile questo? Da dove le cava fuori le cifre che snocciola con tanta sicurezza? Quali sono i reali fattori determinanti del fallimento del sistema scuola in Italia? Crede veramente che i nostri docenti e affini siano sospinti dalla venale carica del dio soldo? Pensa davvero che siano così poco consapevoli della missione cui sono chiamati ogni giorno, per mandare avanti una barca che fa acqua da tutte le parti cui lei non non lesina certo delle belle cannonate?

E' vero, la scuola sta cedendo, ma sotto i colpi di una politica di dispregio della cultura e in accordo con la linea - del "chi la dura la disfa" - degli ultimi 20 anni, anche questa tornata legislativa, con il decreto legge 1 settembre 2008 n. 137, da lei promosso, sta usando la scure per tagliare fondi alla nostra scuola: si parla di sprechi e vista la palese inefficienza e inefficacia della macchina istruttiva italiana, ricordo ancora a chi legge che nelle classifiche internazionali O.C.S.E., che misurano il grado di preparazione degli alunni dalle secondarie in su, figuriamo sempre agli ultimi posti, si pensa bene di destinare il 30% dei miracolosi tagli al ritorno in auge del "sistema scuola" liberando il resto del denaro a favore di altri ministeri per scopi di spesa non meglio specificati, ...con buona pace di 87.000 insegnanti che gradualmente rimarranno senza lavoro. Ah,... una curiosità: nelle statistiche citate in precedenza la scuola primaria si salvava, anzi era ai primi posti, ma tranquilli ora con le nuove norme si torna al maestro unico e anche li rientreremo in media. L'anno scorso una delle belle pensate dell'ex Ministro aveva permesso risparmi di spesa sulle assenze dei docenti sotto i 5 giorni: impedendo ai dirigenti scolastici di nominare un supplente, si costringevano gli alunni a traslare a gruppi nelle altre classi interrompendo il programma di apprendimento e mettendo in difficoltà il resto della scuola. Da quest'anno visto che anche il personale A.T.A. verrà pesantemente limitato, si parla di un -17%, probabilmente le classi scoperte verranno impegnate in "laboratori di economia domestica": resta solo da decidere chi pagherà le scope.
Lei ha terminato una delle sue stupefacenti dichiarazioni all'insegna della scuola bypartisan dicendo: "Bisogna preservare e mettere a sistema quanto di buono fatto dai miei predecessori"! So che non le sembrerà gentile, ma la invito a considerare che a un certo punto i Ministri che l'hanno preceduta se ne sono andati, ...mi sembra un ottimo punto di partenza.
G.Barile