mercoledì 28 gennaio 2009

Incontro 30 gennaio 2009

Carissima/o,

a giugno 2009 Bizzarone sarà chiamato a rinnovare la propria Amministrazione comunale.

Questa può essere un’ottima occasione per riflettere e ripensare il futuro del nostro paese, perchè dalle scelte che compiamo oggi dipende la qualità della vita di domani.

Siamo convinti che Bizzarone abbia bisogno di un progetto e di un numero crescente di persone che si interessino all’amministrazione del paese.

Un progetto per Bizzarone” è un gruppo di persone convinte che si possa avere una gestione diversa, più lungimirante, per Bizzarone e che si pongono l’obiettivo di provare a dar vita ad una nuova lista civica.

La sera di

venerdì 30 gennaio 2009, ore 21,

presso la Sala del Consiglio comunale

Ti aspettiamo per presentarti il nostro progetto e le nostre idee, nella speranza di convincerti a dare il tuo contributo.

Partecipa anche tu portando le tue idee, le tue opinioni e la tua voglia di impegnarti per il bene della comunità in cui vivi.

martedì 20 gennaio 2009

2. Sperimentazione e intraprendenza

Spesso si ricordano i limiti a cui deve sottostare chi abita in un piccolo paese: mancano i servizi, ci sono meno opportunità di svago, di lavoro, di incontrare persone,...
Potenzialmente, però, ci possono essere anche alcuni vantaggi che in una città sono più difficili da trovare.
Uno dei vantaggi che personalmente ritengo tra i più validi consiste nel fatto che se si ha voglia di cimentarsi in qualche "impresa", lo si può fare con relativa facilità. Si ha la passione per il teatro? Sicuramente non si avranno teatri importanti sotto casa, però ci si può organizzare per allestire una rappresentazione! Si ha la passione per il cinema? Per trovare un multisala bisogna saltare in macchina e guidare per qualche kilometro, però si possono organizzare cineforum aperti al pubblico.
E' sicuramente più difficile trovare "prodotti" preconfezionati di alta qualità, ma, se lo si vuole, si ha la possibilità di sperimentarsi in prima persona nella loro realizzazione. A differenza di una città dove le molte opportunità si accompagnano anche con la complessità, a Bizzarone la semplicità consente di "buttarsi" con più facilità.
Questo spirito deve essere preservato ed alimentato continuamente. Occorre fare in modo che chi ha un'idea trovi le migliori consizioni per poterla realizzare, assumendo anche il rischio che essa si riveli un buco nell'acqua.
Occorre creare il terreno fertile all'intraprendenza, per fare in modo che essa possa essere davvero una risposta convincente alla mancanza delle altre opportunità.
Insomma, Bizzarone deve caratterizzarsi per essere un laboratorio sempre aperto al nuovo e non cadere nella tentazione di limitarsi al "si è sempre fatto così".

domenica 18 gennaio 2009

1. Responsabilità

La prima parola da cui vorrei partire per declinare il senso dell'impegno nell'amministrazione di un piccolo comune come Bizzarone è "responsabilità".
Ce ne sono sicuramente di più roboanti ed allettanti. Ma preferisco "responsabilità" perchè innanzitutto è la gemella meno nota di "libertà".
La libertà implica necessariamente la responsabilità: nelle proprie scelte, nelle proprie azioni e, di conseguenza, delle scelte che da esse derivano.
Responsabilità significa innanzitutto che i nostri comportamenti e le nostre decisioni generano effetti concreti, effetti che possono essere positivi o negativi. Nelle scelte pubbliche non vale la massima del "comunque vada sarà un successo". Scelte sbagliate possono dar corso ad effetti negativi. Ciò significa anche che scelte giuste possono davvero "fare la differenza", possono davvero contribuire a migliorare la qualità della vita della comunità.
Impegnarsi nell'amministrazione di un paese è indice di responsabilità, della consapevolezza che per fare andar bene le cose c'è bisogno che ognuno si rimbocchi le maniche e si faccia carico delle implicazioni della propria libertà.
Storicamente, dopo il periodo dei Comuni dei secoli X e XI le comunità hanno progressivamente fatto la scelta di delegare la propria responsabilità di governo del vivere associato a dei Signori. In pieno umanesimo, prevalse l'idea che si dovesse innanzitutto badare ai propri affari privati, che l'amministrazione della "cosa pubblica" potesse essere delegata a chi ne avesse il tempo. Risultato: iniziò il periodo delle Signorie e, poco dopo, delle guerre tra Stati che tanto incisero sullo sviluppo, sulla ricchezza e sulla qualità della vita delle comunità rinascimentali.
Lo stesso dilemma si ripropone oggi. La tentazione di rinchiudersi nei propri "affari privati" è ancora fortissima: non abbiamo tempo per l'amministrazione pubblica, per le discussioni, per le scelte che riguardano il benessere collettivo. Meglio lasciare queste cose ad altri che hanno tempo.
Forse, però, questa che appare come la strada più comoda, non è la più lungimirante.

I principi

Con questo post vorrei avviare una discussione rispetto ai principi fondamentali che devono, a mio parere, ispirare l'impegno di "Un progetto per Bizzarone" nel promuovere una nuova politica per il paese.
Vorrei legare la riflessione ad alcune parole evocative, capaci di richiamare sinteticamente altrettanti principi.
Qualcuno potrebbe obiettare che si tratta di un esercizio "teorico", poco pragmatico. Dopo averci pensato un po' su, mi sono convinto del principio secondo cui "Non c'è nulla di più pratico di una buona teoria".
In fondo, i principi hanno il pregio di "dare il senso" dell'impegno che ciascuno dedica: senza senso, apparirebbe del tutto inutile ed ingiustificato dedicare tempo e fatica all'amministrazione di un paese. Senza senso, prevale il "Ma chi me lo fa fare!".
E invece, un senso c'è.