venerdì 29 maggio 2009

Prima di tutto, il metodo. Per un clima davvero costruttivo.

Partiamo da un presupposto. Il primo obiettivo di
qualunque gruppo che si candidi all’amministrazione del
paese non può che essere quello di riavvicinare i
cittadini alla politica locale.
La partecipazione attiva delle persone alle scelte che
riguardano la collettività è la prima garanzia di una buona
amministrazione. Non basta avere un buon sindaco, una
buona giunta o un buon consiglio comunale. Occorre che
ogni singolo cittadino senta la responsabilità della buona
gestione della cosa pubblica.
Se ciò avviene, avremo anche una classe politica onesta e
responsabile, avremo spazi pubblici ben tenuti, avremo
pochi casi di vandalismo, e così via.
Anche a Bizzarone si percepisce una certa disaffezione nei
confronti di ciò che è pubblico, anche quando riguarda il
livello comunale, cioè quello più vicino alla vita quotidiana
dei cittadini.
La nostra percezione è che la disaffezzione nei confronti
della politica sia frutto di un modo di fare politica che
guarda più allo spettacolo dello scontro che al merito delle
idee.
Per questo ci siamo ripromessi di affrontare la campagna
elettorale con i toni di chi rispetta a qualunque costo
l’avversario e dibatte solo e soltanto sul merito
delle idee. Un secondo aspetto riguarda il programma
elettorale.
Pensiamo sia controproducente sbilanciarsi
in promesse elettorali che non si è sicuri di poter mantenere.

Meglio, allora, proporre un programma di lavoro, cioè
una serie di idee su cui intendiamo concentrare i nostri
sforzi e di principi i a cui vogliamo ispirare il nostro
operato.